Da pochi giorni si sono conclusi gli europei di atletica leggera e l’Italia ha avuto l’onore di ottenere il medagliere più ricco.
Pensando all’oro nella staffetta 4×100 ottenuto dai magnifici 4: Melluzzo, Jacobs, Patta e Tortu, il pensiero è andato agli eventi che hanno caratterizzato i mercati finanziari negli ultimi anni.
I primi 100 metri della staffetta sono stati percorsi a piena velocità dalla Banche Centrali. Dopo la grande crisi del 2008 i Banchieri Centrali hanno portato i tassi a zero, una sorta di doping ‘temporaneo’ per far ripartire velocemente le economie. Purtroppo di ‘temporaneo’ c’è stato gran poco e Melluzzoè rimasto in corsia per oltre 10 anni, diventando uno dei più famosi maratoneti.
Arriviamo quindi al recente passato, pandemia e guerra hanno fatto lievitare i prezzi di qualsivoglia cosa, portando l’inflazione in doppia cifra e obbligando Melluzzo a passare il testimone al compagno di squadra, il mitico Jacobs – governi.
Da puro velocista quest’ultimo ha messo a terra in brevissimo tempo tutte le armi a sua disposizione, con spese abnormi a sostegno di consumi e economia (bonus, sussidi, incentivi etc..). La leva fiscale ha più che compensato il caro tassi consentendo al PIL di mantenersi su valori positivi.
Purtroppo Jacobs non è un maratoneta e dopo solo 2 anni di strada ha già accusato i primi sintomi di stanchezza. I deficit governativi sono schizzati a valori pari quelli del dopo-guerra e i rapporti debiti/PIL sono lievitati portandosi ben oltre la soglia psicologica del 100%. Il testimone quindi dovrà passare ben presto a qualche altro atleta; i governi dovranno andare in economia, diminuendo la spesa pubblica e aumentando le entrate fiscali, così da generare avanzi primari e risanare i conti pubblici.
La buona notizia per il nostro azzurro, è che nel frattempo l’inflazione è quasi tornata a livelli di equilibrio e questo ha tranquillizzato le Banche Centrali. BCE è stata la prima ad aprire la stagione tanto attesa dei tagli dei tassi, annunciando pochi giorni fa la prima riduzione del costo del denaro di 0.25%. Vediamo se nel corso d’anno seguiranno annunci anche da parte degli altri Banchieri Centrali.
Tornando ai mercati finanziari, il supporto offerto dai governi ha permesso al mercato azionario di mantenersi su valori elevati, infatti l’indicatore di Buffet (aggiornato a fine aprile) riportava un valore pari a 188 punti percentuali ovvero due deviazioni standard più alto rispetto al valore teorico di equilibrio.
Lato mercato obbligazionario invece si è confermato il trend osservato a fine 2023. La vetta della montagna dovrebbe essere ormai superata, il primo taglio dei tassi è arrivato e ci attendiamo nei prossimi mesi ulteriori allentamenti monetari che saranno di supporto a tutto il mercato obbligazionario (+ tassi scendono e + quotazioni obbligazionarie salgono).
La staffetta finanziaria è ancora in corso, aspettando di conoscere il nuovo Patta godiamoci l’inizio di una nuova estate.
Mauro Savoldelli